Il Museo d’Arte Orientale di Venezia è una delle maggiori raccolte d’arte giapponese del periodo Edo (1603-1868) esistenti in Europa. È collocato dal 1928 al terzo piano di Ca’ Pesaro per una convenzione tra lo Stato, proprietario della raccolta, e il Comune di Venezia, proprietario dell’immobile.
La raccolta si deve al principe Enrico di Borbone. Dal 1887 al 1889, durante un lungo «viaggio intorno al mondo», egli visitò l’Asia sud orientale, la Cina, trascorse un lungo periodo in Indonesia e circa nove mesi in Giappone acquistando circa trentamila pezzi.
Dopo la morte del principe, dopo alterne vicende, la raccolta passò prima nelle mani dell’antiquario viennese Trau, poi al governo italiano in conto riparazione danni di guerra.
Nelle sette sale dedicate al Giappone si ammirano armi e armature da parata appartenute ai signori feudali del Periodo Edo, una rara portantina per dama, dipinti su carta e seta, abiti in seta dai preziosi ricami. Ben due sale sono dedicate a oggetti in lacca provenienti da corredi di nozze delle figlie di ricchi signori feudali, sculture e altari buddhisti del periodo Heian e Kamakura (1185-1333). Gli strumenti musicali sono eccellenti pezzi artistici usati per l’esecuzione dei principali generi di musica tradizionale giapponese. La sezione cinese espone giade e porcellane di diverse manifatture. Nella sala dedicata all’Indonesia si trovano rari kris, tessuti batik e figure in cuoio del wayang, il teatro delle ombre indonesiano.
Il Museo d’Arte orientale ha avviato una convenzione con l’Università Ca’ Foscari Venezia per la presenza di studenti di lingua cinese per visite guidate alla mostra «Vivaci trasparenze», come stage curricolare. Il 25 novembre è previsto un incontro rivolto alle scuole e al pubblico generico, con il maestro di kintsugi Hiroki Kiyokawa, grazie al sostegno dell’ambasciata del Giappone presso la Santa Sede. Sono attive convenzioni con le scuole superiori per progetti educativi incentrati sull’esperienza dell’accoglienza e visita guidata alla collezione come PCTO. Il Museo è a disposizione per visite guidate e laboratori gratuiti rivolti alle scuole primarie e secondarie.
Didattica speciale: il 3 dicembre 2022 sarà messo in scena nelle sale del Museo lo spettacolo «Ti racconto…il Museo d’Arte orientale!», esito di un progetto annuale con l’associazione Il Paese di Alice onlus di San Bonifacio, per una performance di teatro integrato e inclusivo.